Tuesday, January 12, 2010

Italia e mondo oggi, dove siamo?



Ora, forse, qualcuno inizia ad accorgersi che in Italia la scala sociale è ferma da molto.
Hanno scoperto l'aqua calda!
Sono almeno dieci anni che questo paese è ritornato al classismo ed al razzismo.
Basta andare a lavorare in qualunque industria o attività commerciale per vedere come si comportano i "bravi" italiani; ormai pensano di poter sfruttare le miserie altrui come se questo fosse un loro diritto sacrosanto dimenticando che l'italia stessa è stata patria di emigranti.
Un paese che disprezza chi viene da lontano per lavorare ed offrire una vita migliore per sè e la propria famiglia, non merita di essere considerato un paese civile, anzi il contrario.
Ormai con la disoccupazione al limite del 10%, con l'economia ferma, i consumi in calo, le industrie che chiudono con la scusa della crisi per riaprire subito dopo in Cina, con la Mafia al governo, un popolo teledipendente rincoglionito da trent'anni di berlsuconismo televisivo, succube di un sistema di informazione che deforma la realtà,
e ancora c'è gente che non vuole vedere la realtà; l'Italia è un paese fallito.
Sviluppo e innovazione ormai non sono più di casa, e soprattuto è una illusione credere a chi proclama o pensa che il peggio sia passato e che tra non molto tutto tornerà come prima, Balle!
I dati della macroeconomia parlano chiaro, l'europa ha perso, forse per sempre il suo primato in scienza, commercio, educazione, industria e in tutti i settori.
Il centro del mondo ormai è nei paesi del BRIC: Brasile, Russia, India; Cina, essi soltanto ormai gestiscono il 52% dell'economia mondiale ed oltre ai 2/3 della popolazione, infatti il G8 è morto e sepolto, ora conta solo il G20, dove i BRIC dettano condizioni ad europei ed americani.
I redditi nell'economia globalizzata tenderanno al pareggio in un periodo di circa una generazione, questo significa che mentre i salari nei BRIC tendono a salire nel tempo, contemporaneamente gli stessi diminuiscono in europa ed Usa, fino ad un pareggio raggiungibile in non meno di 30 anni.
Queste informazioni provengono dai dati dell'OCSE, U.N., W.T.O., G20, F.M.I., e sono condivisi da economisti di tutto il mondo semplicemente osservando i dati di fatto.
Per chi avesse dubbi o non crede che tutto ciò sia reale, consiglio la lettura di uno di quei libri che influenzano chi prende le decisioni, un libro che chissà perchè è d'obbligo nelle scuole di business, militari e politiche: ("Il secolo imprevedibile, di Joshua Cooper Ramos").
Forse le parole di un'esperto del settore con giusti agganci può smuovere qualche coscienza dal torpore letale che attanaglia il belpaese, comunque mi fa piacere vedere che anche qualche statunitense finalmente inizi a vedere le cose come stanno veramente. Il mondo uscito dal dopoguerra mondiale è morto e sepolto, i paradigmi che hanno guidato le precedenti generazioni non hanno più alcun senso, è ora che le redini dello sviluppo le prendano chi prima è stato escluso ed emarginato, anche perchè il "primo mondo" necessita del "sud", ma il "sud" entro molto poco non è detto che abbia bisogno del "nord", e qui sono i dati REALI che parlano, la leadership globale non è più in mano a chi si era abituato a comandare, Obama e Barroso corteggiano umilmente i BRIC, ironia della sorte o della storia, oggi i vecchi colonialisti piegano il ginocchio davanti alla potenza economica e demografica dei BRIC, lasciando ancora per un pò che USA ed EU si pavoneggino davanti all'opinione pubblica come se fossero ancora al comando, ma solo per un pò.

Bigbrotheronsky