Sunday, April 24, 2011
L'EREDITÀ DI SAI BABA
Gli Indiani - Le grandi personalità
Tra le cose che Satya Sai Baba non ha mai voluto materializzare vi è la domanda Chi gli succederà?
I sant'uomini, comprensibilmente, non dovrebbero avere un successore nel senso dinastico del termine; ma ci sono ragioni pratiche che richiedono invece che la questione venga chiarita urgentemente.
Nato a Puttaparthi, Andhra Pradesh, nel 1926 come Sathyanarayana Raju, il ragazzo annunciò a 14 anni di essere la reincarnazione di Sai Baba di Shirdi, un noto mistico indiano deceduto nel 1918 dopo una vita trascorsa in forte odore di santità, a cavallo tra Bhakti e Sufismo, e perciò venerato tanto da hindu quanto da musulmani.
Gli abiti arancioni di Satya Sai Baba significano Tyaag, rinuncia, e l'ampia corona di capelli afro sta ad indicare la sua aura senza troppe pretese: ma mentre a 86 anni lui ora lotta per la vita, attaccato ad un respiratore nell'ospedale da lui fondato a Puttaparthi, la questione della sua successione acquista notevole rilevanza, perchè capita che il suo Trust sia estremamente ricco. Oltre a gestire ospedali e scuole, la fondazione infatti conta non solo con innumerevoli proprietà in tutto il mondo, ma anche con un enorme ammontare di contanti; le stime più prudenti calcolano l'attuale valore complessivo dell'impero del guru in svariate centinaia di miliardi di Rupie: un risultato straordinario, anche se si considera che è stato ottenuto in ben 72 anni di carriera come uomo di Dio e grazie a una lunghissima lista di VIPs annoverati tra i suoi seguaci.
La maggior parte delle ricchezze del Trust provengono infatti dalle donazioni elargite da ricchi devoti di tutto il mondo, anche se qualcuno potrebbe immaginare che invece Sai Baba abbia solo desiderato e ottenuto che quelle ricchezze si materializzassero dal nulla, visto che dalla materializzazione in pubblico delle ceneri sacre o Vibuthi, passò presto a quella di orologi da polso, anelli e collane. I Razionalisti cercarono di sfidarlo, chiedendogli di materializzare dal nulla anche zucche e cetrioli, per esempio, ma la questione non lo interessò, anche se smise di materializzare orologi quando qualcuno gli fece notare che dal loro numero di serie si poteva desumere data di fabbricazione e provenienza, offrendo agli scettici spunto per qualche risata. Al loro posto passò allora a dispensare libri, perline e altri piccoli amuleti per la delizia dei suoi seguaci.
A suo giudizio, le ricchezze accumulate dal suo Trust possono essere considerate semplicemente come un ritorno degli investimenti: "Per me sono come una specie di biglietto da visita, per dimostrare alla gente come il mio amore viene ricambiato" disse una volta a Blitz, in una delle rare interviste concesse " Come può la scienza, legata a questioni fisiche e materiali, investigare fenomeni trascendentali che esulano dalle sue competenze, possibilità e comprensione? Zucche e cetrioli possono essere materializzati tanto facilmente quanto gli anelli e il resto. Ma si tratta di oggetti deperibili, mentre l'intera questione della materializzazione degli oggetti risiede nella loro permanenza." Giusto: e questo spiega anche perchè la questione della sua successione si pone.
Gli imitatori non sono mai riusciti a eguagliarlo ed altri ovviamente cercarono di smascherarlo: Abraham Kovoor, per esempio, girava l'India con una compagnia di maghi che replicavano le performances di Sai Baba. Altri presentarono una petizione in un tribunale affinchè venisse multato e poi tassato per l'estrazione dei beni in oro materializzatisi nelle sue mani. Altri ancora chiesero a gran voce come mai la Banca centrale indiana non utilizzasse la stessa tecnica per aumentare le proprie riserve auree. Ma tutto ciò non fece che accrescere la sua fama.
Nel 1992 circolò la voce che un cameraman della Doordarshan, la televisione pubblica indiana, fosse riuscito a filmare un assistente di Sai Baba mentre gli passava di nascosto gli oggetti che poi lui faceva materializzare dal nulla; ma la clip non venne mai trasmessa e nessuno si fece avanti nè per confermare nè per smentire la questione. I Razionalisti sospettarono che il filmato fosse stato fatto sparire grazie alle connessioni in alto del Guru. (La BBC, invece, nonostante i numerosi tentativi di stop, trasmise The Secret Swami, un documentario sui presunti lati oscuri di Swami, N.d.r.)
Già verso gli Anni 90, l'aura frisè del guru aveva acquisito una certa aria divina: " Io sono Dio" aveva cominciato a ripetere " Anche voi siete Dio. L'unica differenza tra me e voi è che mentre io ne sono conscio, voi ne siete totalmente inconsapevoli" e allora accadde l'inevitabile: dall'estero cominciò a giungere un numero sempre maggiore di seguaci entusiasti e ben forniti di contanti. Perchè il Trust non accetta nessun altro tipo di regalo che non sia denaro sonante, raccolto a nome di varie attività sociali. Il motivo, secondo alcuni, è per evitare il ripetersi dei casi nei quali il Trust era stato trascinato in tribunale da familiari ed eredi di coloro che avevano lasciato le loro proprietà al Guru.
Uno dei maggiori donatori del Trust di Sai Baba fu Isaac Trigrett, fondatore della catena Hard Rock Cafè. Sai Baba gli sarebbe ripetutamente apparso in sogno e l'avrebbe salvato da una malattia mortale, secondo la narrazione. In cambio, Tigrett vendette per 108 milioni di Dollari la sua catena di bar e donò al Trust l'intero ammontare nel 1991, denaro col quale venne fondato l'ospedale di Puttaparthi, che cura gratuitamente i pazienti e dove opera esclusivamente personale devoto al guru. Oggi anche Bangalore e Rajkot contano con analoghe strutture sanitarie possedute dal Trust. Un'altra lodevole iniziativa finanziata nel 1996 fu la costruzione della rete idrica nel distretto di Anantpur, fornendo così, oltre che a Puttaparthi, l'acqua corrente ad altri 750 villaggi. Ma ha anche finanziato la ristrutturazione di un canale che porta l'acqua del fiume Krishna a Chennai, cosa che valse l'entusiastica gratitudine dei politici di massimo livello del Tamil Nadu, presenti infatti in pompa magna l'anno scorso ai festeggiamenti per l'85esimo compleanno di Sai Baba.
Sono circa 30 milioni i devoti di Sai Baba nel mondo e solo in India esistono 25mila sale di preghiera a lui dedicate, nonostante i numerosi scandali che l'hanno colpito: nel 1993 per esempio ci furono 6 morti nel suo quartier generale, 2 accoltellati e 4 uccisi dalle guardie, in quella che si rivelò poi essere stata una rissa tra devoti in competizione fra loro per una maggior vicinanza spirituale col guru. O nel 2001, quando fu accusato di pedofilia ma venne difeso pubblicamente e per iscritto dall'allora primo ministro indiano Vajpayee.
Ora c'è un impero da gestire e il suo punto di riferimento giace in un letto; così lo Stato dell'Andhra Pradesh ha - per dare un'idea della rilevanza della questione - sospeso per ora qualsiasi registrazione di proprietà nel distretto di Anantpur, per disinnescare l'ipotetico accaparramento di beni che potrebbe avvenire se Sai Baba morisse all'improvviso.
" Sathya Sai Baba non ha nominato un successore" dice un politico locale "Il suo è uno strano caso di Dio Vivente, perchè la sua fondazione non è come un ordine religioso, 'Math', dove lo Swamiji in carica nomina un discepolo più giovane come successore... I poteri di Sai Baba non possono essere ereditati, solo la sua eredità può esserlo."
Dei fiduciari del Trust fa parte un solo parente di Sai Baba, il nipote 39enne RJ Ratnakar Raju. Potrebbe essere lui a rivendicarne l'eredità materiale. Ma molti tra gli altri fiduciari, e devoti, indicano invece come erede K Chakravarthi, seguace sin dal 1975, dal 1981 al servizo della fondazione e da sempre vicinissimo al guru. Comunque vada, si tratta di un'eredità davvero notevole: basta una passeggiata a Puttaparthi per rendersi conto che l'intera economia della città gravita attorno a Sai Baba e che persino il comune saluto è Sai Ram, da queste parti. Naturalmente è considerato davvero di cattivo auspicio menzionare anche solo la possibilità della morte di Sai Baba ma comunque, se dovesse farcela, il merito andrebbe alla divinità locale Sathyamma, il cui idolo è stato recentemente restaurato e reinsediato. Aveva perso una mano, qualche mese fa, motivo per il quale era stata immersa in un lago a scopo purificatorio e la faccenda viene qui ora interpretata come la causa della crisi di salute di Sai Baba che, originariamente, ne porta il nome nel suo proprio.
Inutile dire che Sai Baba non si è mai minimamente increspato di fronte all'idea della sua morte: proclamò tempo addietro che sarebbe vissuto fino all'età di 96 anni e che poi si sarebbe reincarnato in Karnataka, a Mandya, nel corpo di Prema Sai: una donna, dunque. C'è tempo, pensano i suoi devoti, ma ce n'è abbastanza anche perchè qualche ragazza intraprendente del Karnataka nel mentre si organizzi.
La questione della successione di Sai Baba, insomma, è ben lungi dall'essere chiarita.
Liberamente tratto e tradotto da Open Magazine
Fonte: www.lettera43.it
L'Oro di Sai Baba - Lettera 43
P.s.: l'articolo originale è stato pubblicato il 23-04-20011 e il giorno dopo cancellato dal sito, in concomitanza della notizia della morte del Guru.
http://www.repubblica.it/esteri/2011/04/24/news/india_morto_sai_baba-15331028/?ref=HRER2-1
Ovviamente alla morte del "Divino" tutti si affannano per la sua Divinazione e tutte le ombre oscure, torbide e segrete di una vita piena di episodi discutibili e mai chiariti, vengono improvvisamente dimenticate, inchieste e processi mai iniziati, testimoni intimiditi, abusi sugli adepti, fondi neri, Mercedes di lusso, Rolls Royce d'epoca, ville nascoste alla vista piene di Giovani e belle "Discepole..." Tangenti a funzionari amministrativi e giudici, e molti altri episodi che verranno lasciati cadere nell'oblio della "Fede".
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